«Non mi restituirà mia figlia, ma spero lo prendano. Non si fa così, non si fa». Con un filo di voce, gli occhi bassi pieni di lacrime che non vogliono scendere, papà Nerio parla dell’incidente che, nella notte, ha ucciso Beatrice, 16 anni ancora da compiere, studentessa al liceo artistico, travolta da un’auto pirata mentre, in bicicletta con il cugino 18enne Giovanni, stava tornando a casa. Beatrice e Giovanni avevano trascorso una serata con gli amici a Gorgonzola, poi come sempre si sono diretti verso casa, a cascina Mirabello, un complesso residenziale ricavato da un’antica cascina, al di là della statale Padana Superiore, dove la famiglia Papetti, papà, mamma e due figlie, si era trasferita un anno e mezzo fa.
LO SCHIANTO - Un percorso abituale, ma pericoloso: per attraversare la statale e raggiungere il viottolo che porta alla Cascina Mirabello non ci sono attraversamenti protetti, e nemmeno illuminazione. E sulla statale le auto corrono veloci. Come quella che poco dopo la mezzanotte ha travolto i due ragazzi. E ha proseguito la sua corsa scappando verso Gessate, senza nemmeno pensare a prestare soccorso.
LO SCHIANTO - Un percorso abituale, ma pericoloso: per attraversare la statale e raggiungere il viottolo che porta alla Cascina Mirabello non ci sono attraversamenti protetti, e nemmeno illuminazione. E sulla statale le auto corrono veloci. Come quella che poco dopo la mezzanotte ha travolto i due ragazzi. E ha proseguito la sua corsa scappando verso Gessate, senza nemmeno pensare a prestare soccorso.
La ragazza è stata portata all'ospedale ma a causa delle lesioni è morta!